L'ANGOLAZIONE - FASE 3
FASE 3 – …..
Se volere di più è un diritto, ottenere di più è un privilegio riservato alla giusta angolazione da cui si guarda.
Monta cosi la terza fase, che è anche ultima, quella della delusione, che sguazza nella pozza del vorrei di più, ma non posso ottenerlo.
“Beh, chiunque può sopportare un dolore tranne chi ce l'ha.” (cit),
Il ciclo si chiude cosi, sull’imbocco della strada dell’andare oltre, guardando da un’altra parte per allontanarsi e staccarsi, e che è diretta verso il prima delle insensate infrastrutture trascinate dal “se”.
Era ancora quel giovedì di quella festa cui non voleva neanche andare e, tra la gente nuova che aveva incontrato c’era anche un tipo che non ricordava affatto di avere conosciuto.
Le porte di un’estate che distava dall’agosto vacanziero un paio di mesi, si aprivano agli eventi all’aperto, che rarefacevano la paura di una promiscuità contaminante.
Giornate allungate, caldo, locali all’aperto, birre, alcol, musica creavano momenti di vita comune con amici condivisi e scenari di incontri casuali, non proiettati.
Si incrociò cosi, un paio di volte ancora, con quel tipo che non ricordava di avere conosciuto, ma che capitò di fianco a lei in quella bella birreria all’aperto e a cui si trovò di fronte nella grigliata nella casa al lago, con cui arrampicò affiancato nella giornata a camminare sui sentieri e alla festa di cui si ritrovò invitata. Facile per le parole moltiplicarsi, spinte dalle ilari risate indotte da una simpatia non immaginata. Semplice per le confidenze aprirsi, sostenute da un’empatia non percepita da subito. Le interazioni di una prossimità non cercata crearono un inizio di conoscenza.
Momenti alternativi e situazioni diverse si crearono, alcuni senza essere ricercati, altri, invece, spinti dal desiderio della consapevolezza crescente che condividere spazi e tempi era bello.
La delusione di un primo incontro con qualcuno di non notato e che non noteresti, apriva alla consapevolezza della piacevole compagnia ispirata dalla conoscenza di un livello superiore che oltrepassa stereotipi e restrizioni che ci sono proprie.
Quando si passa dal “incontrati per caso, ci si saluta sorridendo cortesi” al “ti andrebbe di fare o andare”, per creare l’occasione di rivedersi, “qualcosastacambiando”; quando si passa dal ridere rumorosamente insieme buttando la testa in avanti chiudendosi sulla pancia contratta, al sorridere amabilmente scrutando lo sguardo e cercando nello sguardo, “qualcosastacambiando”; quando l’intesa è solo di loro, in immagini suscitate e scene evocate, “qualcosaècambiato e emozioni e sensazioni ascendono al “vorrei di più”
Se le fasi sono sempre le stesse (la consapolezza, l’ascesa e la delusione), l’ordine in cui allocarle può cambiare, portando ad una diversa conclusione: la delusione, la consapevolezza e l’ascesa.
L’angolazione da cui si guarda cambia l’ordine delle fasi.